Iene fino in fondo

​Se nasci tondo non muori quadrato. Ed ecco infatti che le iene tornano a realizzare servizi pseudoscientifici: questa volta è la volta di Colin Campbell, l’autore del peggior libro sull’alimentazione mai scritto, “the china study”. Ed ecco che come polli da batteria centinaia di utenti fb pubblicano e condividono quel video come se sentissero il dovere, come se avessero la missione di salvare mondo. Loro sono i prescelti in questa missione. I loro profeti: le iene e tutti i pallonari della terra.
Nel frattempo chissà quanto siano aumentate le vendite del libro grazie a questo (dis)servizio/inchiesta (11!!1!uno!!) 

Le iene sono veramente iene: a loro non frega nulla se raccontano stronzate su temi importanti come la salute, la medicina, l’alimentazione. Stamina evidentemente per loro non è bastato. No per loro l’importante è fare il pezzo. In più se magari ci fanno sopra qualche soldo extra (sono piuttosto convinto che abbiano ricevuto dei soldi dal Campbell per fare quello servizio) tanto meglio. Tanto lo spettatore/polo da batteria di notte di qualsiasi cosa gli venga dato, finché non ingrasserà al punto giusto, e allora tutte le iene finalmente banchetteranno.

Quei momenti che

“Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante,
                ma è importante che tu la faccia.” 

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Siamo cresciuti, ci hanno cresciuto con la convinzione che tutto quello che abbiamo e che otteniamo dalla vita dipende da noi, noi abbiamo in mano il nostro futuro, volere è potere e così via. E tu ci credi: ti comporti bene, studi, frequenti le persone giuste e i luoghi giusti. Ti fidanzi con quella giusta per te; ti iscrivi ad un’università prestigiosa, dove conosci altre persone giuste e alla fine ti laurei con ottimi voti. Fai il lavoro che hai sempre voluto fare, cambi città, vai a vivere in centro. E la vita sembra andare proprio come tu hai programmato.

Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.
Poi un giorno, mentre ti fai il bagno nella tua vasca da bagno, quei 20 minuti di relax prima di buttarti nella mischia chiamata lavoro, noti una macchia violacea sotto l’unghia del tuo alluce destro. Sarà un livido ti dici: in effetti qualche giorno prima mi sembra di ricordare di aver sbattuto il piede. Aspettiamo un po’ e vediamo che succede. Passa un mese e quella macchia è ancora lì, ne passa un altro e si è ingrandita, ne passa un altro e tutto intorno si forma un alone dello stesso colore, ma più chiaro. Non è un buon segno.
Quella macchia può essere due cose: un residuo di un livido, che è stato assorbito dall’unghia e che non se ne andrà finche quella porzione di unghia non verrà espulso nel normale processo di accrescimento ed esfoliazione della stessa; oppure può essere un melanoma della matrice ungueale.

Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.

Così alla fine mi decido di rimediare in qualche modo una visita da un dermatologo.
E mi ritrovo seduto nel suo studio, a raccontargli della mia macchia viola sull’unghia dell’alluce. Incredibile come una macchia dalle dimensioni di una lenticchia possa ucciderti.
Il dermatologo mi dice subito di togliermi le scarpe e il calzino, e si mette subito a studiare la mia unghia col dermatoscopio; passa un minuto buono e ancora non dice nulla; ad un certo punto si alza, prende un olio, lo applica sull’unghia, e prende un altro strumento; continua ad osservare con attenzione.
Per un attimo ho pensato di dare un calcio in faccia al dermatologo e scappare prima che dicesse qualcosa.
Mi trovavo di fronte ad un bivio: la mia vita sarebbe potuta proseguire come sempre, oppure avrebbe potuto prendere una decisamente brutta piega.
Ho pensato a tutti quei pazienti che mi dicono cose del tipo “io da voi medici non ci vado perché se poi mi trovate qualcosa?”.

Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.

 

 

Dicevo che tutto quello che ho costruito in 27 anni, in un attimo potrebbe scomparire, per sempre. Puoi incazzarti, ribellarti, indignarti come direbbero oggi, ma il destino è inevitabile: qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.
Mai avrei pensato di ricevere l’illuminazione sul lettino di un dermatologo.

PS: alla fine si tratta solo di un livido, ma anche questo è insignificante.

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Dibattito politico ante litteram

Spasso

Cavolate in liberta'

Brian di Nazareth (life of brian) è un film umoristico ma molto intelligente ed acuto dei monty phyton. Pur essendo del 1979 anticipa molte delle tematiche di lotta e di dibattito politico. Questa scena mi ricorda tanto, ma tanto, molti dibattiti politici attuali…

ANNUNCIATORE: Il Colosseo, Gerusalemme. Spettacolo per le scuole.
SPEAKER: Signore e signori! Il prossimo incontro è tra Boris il Macedone, detto “lo Sventrabambini”, e Isacco Mitch, detto “lo Svelto”.
BRIAN: Panini di dromedario! Lingue di pappagallo! Noccioline puniche! Fegatelli di scricciolo caldi! Cervella di
fringuello! Orecchie di giaguaro! Capezzoli di lupo fritti! Sistematevi lo stomaco!
JUDITH: Io sono convinta, Reg, che un gruppo anti-imperialista come il nostro debba rispecchiare una divergenza di
interessi all’interno della base di potere.
REG: Sono d’accordo. Francis?
FRANCIS: Puntodivistamente parlando, quello che dice Judith è valido, purché il movimento non dimentichi mai che è un
diritto inalienabile di ogni uomo…
STAN: O…

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LA SENTENZA DEL PROCESSO GREEN HILL: FORZA E RAGIONE NON STANNO DALLA STESSA PARTE

librerianatura

La storia inizia il giorno 29 aprile 2012, quando un gruppo di una dozzina di animalisti ultras riesce a forzare un cancello e ad introdursi all’interno dell’allevamento di cani di razza Beagle di Green Hill a Montichiari, provincia di Brescia. In questa intrusione vi sono diversi aspetti singolari: anzitutto il fatto che essa, sebbene oggettivamente inquadrabile come attività di tipo terroristico, fosse ispirata da una parlamentare di un gruppo politico che normalmente si autodefinisce “moderato”; in secondo luogo il fatto che la Digos, generalmente capace di impedire facilmente questo tipo di inconvenienti, rimanga del tutto passiva e in pratica lasci fare, tanto che gli unici arresti furono poi effettuati dai carabinieri, a cose fatte; in terzo luogo il fatto più singolare di tutti, che dopo pochi mesi, le responsabilità siano state completamente ribaltate, la ditta danneggiata dall’intrusione si ritrovasse indagata per maltrattamenti nei confronti di animali e addirittura dovesse subire…

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Il gene gay?

Lo Strano Anello

 

La questione delle cause dell’omosessualità di per sé non è  eticamente rilevante: da un dato di fatto scientifico non si può derivare direttamente un valore etico, a meno di introdurre indipendentemente anche degli assiomi morali.

Ma è interessante vedere le capriole dialettiche degli omofobi a riguardo, per capire come (s)ragionano …

 

Si possono fare varie ipotesi su come sia determinato l’orientamento sessuale.

Si può pensare che l’orientamento sessuale, quale che sia, sia frutto di un’influenza genetica. Ma questo i vari Gandolfini e Adinolfi non lo possono sostenere, perché significherebbe ammettere che, sia l’orientamento eterosessuale o omosessuale, è comunque voluto dalla “Natura” (leggasi “Dio”).

Si può invece pensare che sia una costruzione sociale, ma neanche questo lo possono ammettere, perché questo è il GENDER!!!1!, e significherebbe sostenere che la genetica taccia completamente riguardo all’orientamento sessuale, facendo del nostro cervello una semplice tabula…

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La Samarcanda dell'”antispecismo”

Lo Strano Anello

Nei miei dibattiti con gli antispecisti nostrani la critica sportami più volte è l’accusa, più o meno velata, di non sapere quello che dico, di non aver letto i filosofi antispecisti più moderni, di essere rimasto ai “vecchi” Singer e Regan and so on.

Dovete sapere che malgrado i filosofi si compiacciano tanto del loro limpido ragionamento e del fatto che non cascano nelle fallacie logiche, chi li legge e li ascolta si accorge rapidamente che alla bisogna fanno quasi sempre ampissimo e competente uso di un po’ tutte le fallacie logiche mai scoperte. Questa che mi viene rivolta è un’accusa di incompetenza attraverso la quale si svicola dal dovermi rispondere nel merito delle mie argomentazioni; tutto lì, ovvero è una fallacia ad hominem presentata con stile. Si tratta di un tipo di fallacia interessante, perché somiglia molto ad un argomento legittimo (“il mio avversario non è degno”), ma pur…

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