“Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante,
ma è importante che tu la faccia.”
Siamo cresciuti, ci hanno cresciuto con la convinzione che tutto quello che abbiamo e che otteniamo dalla vita dipende da noi, noi abbiamo in mano il nostro futuro, volere è potere e così via. E tu ci credi: ti comporti bene, studi, frequenti le persone giuste e i luoghi giusti. Ti fidanzi con quella giusta per te; ti iscrivi ad un’università prestigiosa, dove conosci altre persone giuste e alla fine ti laurei con ottimi voti. Fai il lavoro che hai sempre voluto fare, cambi città, vai a vivere in centro. E la vita sembra andare proprio come tu hai programmato.
Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.
Poi un giorno, mentre ti fai il bagno nella tua vasca da bagno, quei 20 minuti di relax prima di buttarti nella mischia chiamata lavoro, noti una macchia violacea sotto l’unghia del tuo alluce destro. Sarà un livido ti dici: in effetti qualche giorno prima mi sembra di ricordare di aver sbattuto il piede. Aspettiamo un po’ e vediamo che succede. Passa un mese e quella macchia è ancora lì, ne passa un altro e si è ingrandita, ne passa un altro e tutto intorno si forma un alone dello stesso colore, ma più chiaro. Non è un buon segno.
Quella macchia può essere due cose: un residuo di un livido, che è stato assorbito dall’unghia e che non se ne andrà finche quella porzione di unghia non verrà espulso nel normale processo di accrescimento ed esfoliazione della stessa; oppure può essere un melanoma della matrice ungueale.
Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.
Così alla fine mi decido di rimediare in qualche modo una visita da un dermatologo.
E mi ritrovo seduto nel suo studio, a raccontargli della mia macchia viola sull’unghia dell’alluce. Incredibile come una macchia dalle dimensioni di una lenticchia possa ucciderti.
Il dermatologo mi dice subito di togliermi le scarpe e il calzino, e si mette subito a studiare la mia unghia col dermatoscopio; passa un minuto buono e ancora non dice nulla; ad un certo punto si alza, prende un olio, lo applica sull’unghia, e prende un altro strumento; continua ad osservare con attenzione.
Per un attimo ho pensato di dare un calcio in faccia al dermatologo e scappare prima che dicesse qualcosa.
Mi trovavo di fronte ad un bivio: la mia vita sarebbe potuta proseguire come sempre, oppure avrebbe potuto prendere una decisamente brutta piega.
Ho pensato a tutti quei pazienti che mi dicono cose del tipo “io da voi medici non ci vado perché se poi mi trovate qualcosa?”.
Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.
Dicevo che tutto quello che ho costruito in 27 anni, in un attimo potrebbe scomparire, per sempre. Puoi incazzarti, ribellarti, indignarti come direbbero oggi, ma il destino è inevitabile: qualsiasi cosa tu faccia è insignificante, ma è importante che tu la faccia.
Mai avrei pensato di ricevere l’illuminazione sul lettino di un dermatologo.
PS: alla fine si tratta solo di un livido, ma anche questo è insignificante.